La misura “Incentivi finanziari per le imprese turistiche - IFIT” sostiene gli interventi di riqualificazione e ammodernamento delle strutture del comparto turistico. Le domande possono essere presentate dal 28 febbraio al 30 marzo 2022.
L’incentivo è gestito da Invitalia ed è promosso dal Ministero per il Turismo con l’Avviso pubblico del 23 dicembre 2021. L’iniziativa è prevista dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
La dotazione complessiva è di 600 milioni di euro.
Cosa si può fare
Gli incentivi possono essere richiesti per:
- miglioramento dell’efficienza energetica
- riqualificazione antisismica
- eliminazione delle barriere architettoniche
- manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia, installazione di manufatti e prefabbricati
- realizzazione di piscine termali (solo per gli stabilimenti termali)
- digitalizzazione
- acquisto di mobili
Il 50% delle risorse stanziate è destinato agli interventi di riqualificazione energetica.
Il 40% è invece destinato alle imprese con sede in una delle regioni del Mezzogiorno: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
A chi si rivolge
Le agevolazioni sono rivolte a:
- alberghi
- agriturismi
- strutture ricettive all’aria aperta
- imprese del comparto ricreativo, fieristico e congressuale
- stabilimenti balneari
- complessi termali
- porti turistici
- parchi tematici, inclusi quelli acquatici e faunistici
Ecco i requisiti che le imprese devono possedere al momento della presentazione della domanda:
- essere iscritte al registro delle imprese
- gestire un’attività ricettiva o di servizio turistico in immobili o aree di proprietà di terzi o essere proprietari degli immobili presso cui è esercitata l’attività che è oggetto dell’intervento
- essere in regola con la verifica della regolarità contributiva, DURC
- essere in regola con la normativa antimafia
- essere in regola sotto il profilo fiscale
Questi requisiti devono essere mantenuti fino a cinque anni dopo l’erogazione del pagamento finale, pena la perdita del diritto all’agevolazione e il recupero degli incentivi.