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SOSTEGNO ALLE PMI LOMBARDE PER LO SVILUPPO DI AZIONI DI ECONOMIA CIRCOLARE EDIZIONE DEDICATA ALLE FILIERE DELLA PLASTICA E DEL TESSILE_REGIONE LOMBARDIA

Pubblicato il: 22 Novembre 2023

Il bando “Sostegno alle PMI lombarde per lo sviluppo di azioni di economia circolare nelle filiere della plastica e del tessile” di Regione Lombardia promuovere azioni di economia circolare da parte delle PMI per conseguire la riduzione ed una migliore gestione dei rifiuti delle filiere delle plastiche e del tessile in coerenza con le indicazioni del Programma Regionale di Gestione dei Rifiuti e degli sviluppi di specifici progetti svolti nell’ambito della programmazione comunitaria sulle tematiche dell’economia circolare, quali il progetto Interreg Europe Plasteco.

Gli ambiti di azione possono essere associati a tutte le fasi del ciclo di vita delle filiere della plastica e del tessile: l’approvvigionamento, il design, la produzione, la distribuzione, l’utilizzo, la raccolta e il fine vita. 

Queste fasi possono riguardare sia la singola impresa sia una aggregazione di imprese rendendo possibili azioni di simbiosi industriale.

A chi è rivolto?

Possono presentare domanda – in forma singola o aggregata – le PMI regolarmente costituite, iscritte ed attive nel

Registro delle Imprese e in possesso di una sede operativa ubicata sul territorio lombardo attiva alla presentazione della domanda o attivata entro e non oltre la richiesta di erogazione del saldo. 

Sono escluse le imprese appartenenti ai settori di cui all’art. 1 del Regolamento UE n. 1407/2013, in stato di fallimento, liquidazione, amministrazione controllata o altra procedura concorsuale.

Possono partecipare alle aggregazioni anche altri soggetti (non PMI) ma questi ultimi non potranno essere beneficiari a contributo e senza che le spese siano ammesse a contributo. Le spese saranno tenute in considerazione solamente in sede di istruttoria e valutazione del progetto.  

Quali agevolazioni offre?

Sono riconosciute agevolazioni sotto forma di contributi a fondo perduto fino al 50% delle spese ammissibili, in conformità ed entro i limiti massimi concessi nel rispetto del Regolamento (UE) n. 1407/2013 relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione Europea agli aiuti de minimis.

A fini di ammissibilità, ogni progetto – singolo o in aggregazione – deve contemplare almeno 50.000 euro di spese ammissibili. L’intensità agevolativa massima può essere aumentata al 60% in fase di rendicontazione qualora il beneficiario sia in grado di dimostrare il superamento in misura pari o superiore al 30% dei risultati attesi dichiarati nella valutazione ex ante relativamente agli indicatori previsti dal programma PR FESR e relativa procedura di VAS.

Le risorse disponibili ammontano a 5 milioni di euro. 

Quali sono i progetti ammissibili?

Sono ammissibili progetti realizzati nell’ambito di una sede operativa ubicata sul territorio lombardo attiva alla presentazione della domanda o attivata entro e non oltre la richiesta di erogazione del saldo, conformi al principio DNSH, realizzati e rendicontati entro 24 mesi dalla pubblicazione del decreto di concessione dell’agevolazione e attinenti a uno o più dei seguenti ambiti di intervento nell’ambito delle filiere delle plastiche e del tessile:

  • valorizzazione come materia dei residui di produzione, anche in un’ottica di simbiosi industriale e introduzione nel ciclo produttivo di sottoprodotti;
  • azioni di riutilizzo di imballaggi a fine vita, anche grazie alla realizzazione di sistemi di vuoto a rendere;
  • azioni per il riutilizzo di prodotti o l’allungamento del ciclo di vita, ad esempio, attraverso pratiche di logistica inversa o la trasformazione del prodotto in servizio;
  • modifiche alle linee produttive al fine di realizzare prodotti/imballaggi con un minor uso di materie prime;
  • modifiche alle linee produttive per la riduzione o l’utilizzo dei propri scarti/sfridi di lavorazione;
  • modifiche alle linee produttive per l’introduzione di materiali da “end of waste”; 
  • modifiche alle linee produttive a seguito di riprogettazione del prodotto ai fini di un miglioramento del fine vita dello stesso (maggiore durata e riciclabilità) anche attraverso l’utilizzo di materiali alternativi;
  • progetti innovativi, con caratteristiche di trasferibilità e scalabilità, relativi a raccolte di rifiuti dedicate a frazioni omogenee ai fini dell’ottimizzazione dei processi di preparazione per il riutilizzo o riciclaggio;
  • progetti innovativi, con caratteristiche di trasferibilità e scalabilità, relativi a processi di preparazione per il riutilizzo o riciclaggio di rifiuti plastici, di rifiuti in bioplastica compostabile e di rifiuti tessili.

Sono ammissibili, al netto di IVA, le seguenti tipologie di spese sostenute successivamente alla presentazione della domanda di partecipazione, purché funzionali e collegate al progetto di investimento:

  • a) acquisto e installazione di beni strumentali, macchinari, sistemi di automazione e tecnologie adattive, impianti di produzione, attrezzature e arredi, necessari per il conseguimento delle finalità progettuali; revamping dei macchinari esistenti; 
  • b) acquisto di hardware (esclusi smartphone, tablet e cellulari) purché strettamente connessi al progetto;
  • c) acquisto di software gestionale, professionale e altre applicazioni aziendali, licenze d’uso e servizi software di tipo cloud e saas e simili, nella misura massima del 5% delle spese ammissibili per il progetto;
  • d) registrazione e sviluppo di marchi e brevetti e per le certificazioni di qualità, acquisizione di marchi, di certificazioni tecniche e di eventuale registrazione REACH; acquisto di licenze di produzione;
  • e) opere edili-murarie e impiantistiche se direttamente correlate e funzionali all’installazione dei beni di cui alla voce a), e spese di progettazione e direzione lavori nel limite del 25% della voce di spesa di cui alla lettera a); 
  • f) spese generali determinate con un tasso forfettario pari al 7% delle spese ammissibili di cui alle precedenti lettere a), b), c), d), e) conformemente all’articolo 54 lettera a) del Regolamento (UE) n. 1060/2021.

Nell’ambito dei beni strumentali sono consentite spese, a condizione di riguardare esclusivamente beni durevoli, non di consumo e strettamente funzionali all’attività svolta; le spese per l’acquisto di veicoli sono consentite solo per veicoli iscritti all’albo nazionale gestori ambientali per il trasporto dei rifiuti conto terzi. 

Come funziona la procedura di accesso?

Ai fini dell’accesso è prevista una procedura valutativa a graduatoria con date ancora da determinarsi. 

L’istruttoria avrà durata massima di 120 giorni e comprenderà una fase di esame dei requisiti formali soggettivi del richiedente e del progetto presentato, seguita da una valutazione di merito condotta da un Nucleo Tecnico di Valutazione e sulla base dei criteri di seguito elencati: 

  • Qualità dell’iniziativa, sotto forma di qualità progettuale, innovatività ed efficacia, coerenza dei costi, coerenza dei tempi di realizzazione (autorizzazioni incluse), replicabilità e scalabilità; 
  • Capacità di riduzione delle emissioni in acqua o in atmosfera ed il risparmio o l’ottimizzazione del consumo di acqua ed energia; 
  • Grado di riduzione delle emissioni di CO2 evitate grazie all’intervento; 
  • Quantificazione dei risultati attesi in termini di prevenzione della produzione dei rifiuti e/o aumento del riciclo.
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